Péter Esterházy

Péter Esterházy (Budapest, 14 aprile 1950 – Budapest, 14 luglio 2016) è stato uno scrittore e matematico ungherese, discendente da una delle più nobili e antiche famiglie aristocratiche ungheresi.
Suo nonno fu Moric Esterhazy, Primo ministro del Regno d’Ungheria nel 1917 nonché cugino del ministro degli Esteri austro-ungarico Leopold Berchtold e di Mihály Károlyi, il quale guidò la transizione dell’Ungheria dall’Impero alla Repubblica indipendente alla fine della Prima guerra mondiale. Era inoltre lontano parente di Miklós Horthy. Il suo romanzo più celebre è Harmonia Caelestis (2000), che racconta in ordine non cronologico le vite dei suoi antenati, dall’ascesa durante l’Impero austro-ungarico al declino ai tempi del comunismo. Il libro successivo, L’edizione corretta (Javított kiadás, 2002), una sorta di appendice del precedente, è stato scritto sull’onda dello shock subito da Esterházy quando ha scoperto che il padre era un informatore della polizia ai tempi del comunismo. Le sue opere sono state pubblicate in più di 20 lingue essendo quindi uno degli scrittori ungheresi più conosciuti all’estero. Nel 2015 annuncia di essere malato di cancro al pancreas, argomento dell’ultimo libro Diario del pancreas e uscito nel 2016, pochi mesi prima della morte. Ha vinto premi in Francia, Austria, Germania, Slovenia e Norvegia; nel suo paese, tra i numerosi riconoscimenti conferitigli, si segnala nel 1996 il prestigioso Premio Kossuth. Nel 2002 vinse il Premio Herder.

A Gutenberg 5, anno 2007, si è discusso “Harmonia Caelestis”.

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